Il Rapporto ISS COVID-19 n. 5/2020 Rev. 2, versione del 25/05/2020, richiamato dalle Linee guida per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive adottate dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in data 25 maggio, a loro volta recepite dall’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale N° 60 del 27 Maggio 2020, introduce diverse novità per quanto concerne l’utilizzo e la sanificazione degli impianti di raffrescamento/riscaldamento.
Di seguito riportiamo un estratto delle più rilevanti:
- Negli edifici dotati di impianti di raffrescamento/riscaldamento con apparecchi terminali locali (es. unità interne tipo fancoil) il cui funzionamento e regolazione della velocità possono essere centralizzati oppure governati dai lavoratori che occupano l’ambiente, viene consigliato di mantenere in funzione l’impianto in modo continuo (possibilmente con un decremento del livello di ventilazione nelle ore di non utilizzo dell’edifico o attraverso la rimodulazione degli orari di accensione/spegnimento, es. due ore prima dell’apertura o ingresso dei lavoratori, e proseguire per altre due ore dopo la chiusura/non utilizzo dell’edificio) a prescindere dal numero di lavoratori presenti in ogni ambiente o stanza, mantenendo chiuse le porte di ogni ambiente.
- Viene consigliata una frequenza di pulizia dei filtri delle unità terminali interne (es. unità tipo fancoil, split, ecc.) di una volta ogni quattro settimane. Ad ogni modo si ricorda che per la normativa in vigore è obbligatorio procedere alla sanificazione periodica dei filtri con frequenza che tenga conto del reale funzionamento del climatizzatore, delle condizioni climatiche e microclimatiche e dell’attività svolta nei locali e del numero di persone presenti.
- Negli ambienti dove sono in funzione impianti di raffrescamento e/o riscaldamento che ricircolano aria interna (es. comuni unità di tipo split) viene indicato, dove possibile, di aprire regolarmente finestre e balconi per aumentare il ricambio dell’aria e la diluizione degli inquinanti specifici. È preferibile aprire per pochi minuti più volte al giorno, che una sola volta per tempi lunghi. Durante l’apertura delle finestre mantenere chiuse le porte.
- Nei locali aperti al pubblico è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale (apertura delle finestre durante il funzionamento degli impianti) e in ogni caso va garantita la pulizia dei filtri dell’aria di ricircolo, secondo le indicazioni tecniche di cui al suddetto rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità.
Ricordiamo che dell’utilizzo e della sanificazione degli impianti di raffrescamento/riscaldamento deve essere fatto riferimento all’interno della procedura aziendale per la riduzione del rischio Covid-19. Occorrerà altresì predisporre un apposito modulo per documentare l’effettuazione delle attività periodiche di sanificazione.
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